di Aulò

Ribka Sibhatu

Teatro Dubrovka

Sui divani rossi,
del teatro, donne
in nero, portano
bombe nel grembo.

Delicate mani,
incrociate sugli
schienali rossi,
non cullano
bambini ceceni.

Le donne del teatro
che portavano
bombe nel grembo
hanno partorito
un immane disastro.

Le donne in nero,
dal sonno privo
di sogno, in silenzio,
come se niente fosse,
sono svanite nel nulla
con i bimbi di Beslan.



Nonne africane

Senza le ali
di un’aquila,
rassegnata ammira
la luna lontana,
coccola cani e gatti
senza chiederli dove
stanno i nostri vicini.
Legge a casa e
a scuola, si chiede
come è fatta la terra.

Sara, non trovando
le scale per salire
alle stelle, non
vedendo Iddio
rispondere alle
sue domande; vuole
nome e cognome
delle nostre nonne
africane che Darwin
si dimenticò di
mettere nel suo elenco.



Non si osanna piu: “Aboy, Aboy”

Il popolo etiope, unanime ha iniziato a gridare:
“Giustizia! Giustizia!” e Aby e arrivato con un
motto: “perdoniamoci a vicenda e uniamoci
con amore!” Il popolo fidandosi della parola
data; ha smesso di acclamare: “Aboy! Aboy!”
inneggiando: “Aby! Aby!”; purtroppo, Aby
esultando “Isu! Isu!” ha capovolto l’andamento

Si e smesso di dire “Aboy! Aboy!”, sostituito da “Aby!Aby!”,
regnava la speranza della pace ed amore accompagnata dal
cantico di Yared e si aspettava che si diffondesse nel Nord
accompagnato dall’arpa del re Dawit; vedere Aby osannare
“Isu! Isu!”definendolo il rovescio dell suo nobel: mentre noi
meravigliati ci chiedevamo come un “angelo e un diavolo
possono essere amici?”: si e iniziato a sfollare la gente,
a bruciare chiese e moschee, nonostante gli avi
religiosi avessero scritto la storia del paese con il
loro sangue, leccando la rugiada e usando il sasso come
cuscino; ora mentre avvolgono i morti nel sudario sono
sgozzati con la macete,i loro figli sono buttano finestra
vivi e continuano e languire ire nelle prigioni.

Non si acclama piu “Aboy! Aboy!” e se non vuoi che
“Aby!” facesse la stessa fine; ebbene Aby che diventi
un uomo di parola per passare nella storia e essere
degno di queto popolo come il re Menelik e Tewodoro.



‘ኣቦይ ኣቦይ’ስ’ ቀረ

የኢትዮጵያ ህዝብ በኣንድነት፥
‘ፍትሕ! ፍትሕ!’ ብሎ ተነስቶ ሳለ፡
ኣብይ፥ ‘በይቅርታ እንታረቅ፡ በመፋቀር
እንደመር’ የሚለው መፎክር ይዞ ብቅ ኣለ።
ህዝቡ ቃሉን ኣምኖ፡ ‘ኣቦይ! ኣቦይ!’ ማለት
ትቶ፡ ‘ኣብይ! ኣብይ!’ ማለት እንደ ጀመረ፥
ኣብይ ‘ኢሱ፡ ኢሱ’ ብሎ ነገር ኣበላሸ።

‘ኣቦይ! ኣቦይ!’ስ ቀረ ‘ኣብይ ኣብይ’ ን ተክቶ
በያሬድ ዝማሬ የተቀኘ የሰላምና ፍቅር ተስፋ ነግሶ፡
በዳዊት በገና ታጅቦ ወደ ሰሜን እንዲዘልቅ
ከሊቅ እስከ ደቂቅ ሲጠባበቅ፣ ኣብይ
‘ኢሱ! ኢሱ!’ እያለ ኖቤሉን ሲያካፍል፡
በመደነቅ ‘እንዴት መልኣክና ሰይጣን ተፋቀሩ?’ ስንል፥
ህዝቡ መፈናቀል፡ ኣብያተ ክርስቲያናትና መስጊዶች
መቃጠል፡ ባንኮች መዘረፍ፡ ጀነራሎች መገደል ተጀመረ።
የሃይማኖት ኣባቶች ጤዛ ልሰው፡ ድንጋይ ተንተርሰው
የኣንድነት ታሪክ በደማቸው ጽፈው ባቆዩዋት ሃገር፣
የሞተው ሲገንዙ፡ ያዘነው ሲያጽናኑ፡በገጀራ መቆረጥ
ብጥይት መገደል ጀመሩ፡ ልጆቻቸው በፎቅ መወርወር
ተገድለው መዘቅዘቅ፡ በእስር መማቀቅ ቀጠሉ።

‘ኣቦይ ኣቦይ’ ይባል ኣንደነበረ፡ ‘ኣብይ ኣብይ’
ማለትም እንዳይቀር፡ እንደ ኣጼ ቴዎድሮስና
ኣጼ ምንሊክ ስምህ ለታሪክ እንዲቀር፡ ሰው
ሁን ኣብይ፡ ሰው የሆነ መሪ በተፈለገበት ሓገር።